Mario D’Angelo

Mario D’Angelo (Trapani, 1975) si occupa di fotografia, video, installazioni e nuove tecnologie
applicate a temi antropologici, sociali e ambientali. Ha studiato antropologia presso l’Università
La Sapienza di Roma, fotogiornalismo con Rolando Fava (Ansa) e Paolo Pellegrin (Magnum),
documentario cinematografico con Frederick Wiseman, etnografia visiva presso l’ISFCI di
Roma. Nel 2009 ha vinto Cantieri Temps d’images del Romaeuropa Festival per il quale ha
prodotto una performance e l’installazione video Isola Zavorra. Nel 2004 è stato primo classificato
con menzione speciale all’Orvieto Fotografia Professional Photography Award, categoria Reportage
e primo classificato al Premio di Fotografia Aldo Nascimben. Collabora dal 2000 con il Teatro
Stabile di Firenze, il Teatro Stabile di Bolzano, il Teatro di Roma, l’Accademia Internazionale di
Butoh e con registi e coreografi di fama internazionale, pubblicando sui maggiori quotidiani
nazionali e su riviste di settore. Ha esposto in diverse gallerie e centri culturali in Italia e in
Spagna. La sua ricerca fotografica Animal Science sulla danza butoh in Sicilia e a Mishima, in Giappone, è stata esposta a Roma e a Palermo.

La sua mostra Betrayal e Something is rotten in the state of Denmark, una ricerca sul tradimento dell’informazione televisiva e della stampa negli anni 2000, è stata esposta a Trapani per Sensi Contemporanei, anticipando i successivi studi sulle notizie false nei social network. Il progetto espositivo Tonno Subito! / Stay Tuna! su uno studio condotto in Sicilia Occidentale e in Giappone è di prossima realizzazione in diversi porti del Mediterraneo. Nel 2008 ha curato la fotografia e il montaggio del cortometraggio Articolo 28 di Fausto Paravidino per il film ad episodi All Human Rights for All prodotto da RAI Cinema con il patrocinio dell’ONU. Nel 2021 ha coprodotto il lungometraggio un Setting di Pietro Faiella, curandone anche la fotografia e il montaggio. Il film è selezionato al Biografilm. Dal 2007 fotografa danza e musica tradizionale indiana per la Fondazione FIND – attuale Fondation Alain Daniélou, dedicandosi alla ricerca visuale pubblicata nel giugno 2022 nella monografia India, Desiderio della Luce, per l’editore ASIEUR. Quando naviga si dedica alla cambusa e a guardare il mare.