Orario: Giovedì sera (lezioni di 90 minuti in fascia orario 18:00-21:00, ancora da definire)

Luogo: Da definire (Zona Torpignattara / Pigneto)

Descrizione:

Piombo, sangue e cotone.
Il capitalismo di guerra e la formazione della classe operaia globale
Il passaggio storico che stiamo vivendo, spesso chiamato “Quarta rivoluzione industriale” o in altri casi definito capitalismo 4.0, basato sulle tecnologie dell’informazione e la recente rapida crescita del “capitalismo delle piattaforme” ha sollecitato un percorso di riflessione storiografica sulla prima Rivoluzione Industriale, adottando uno sguardo globale che ha messo in discussione il “mito storiografico” sul ruolo attribuito alla rivoluzione industriale inglese e il superamento della visione “colonialista” ed eurocentrica che proponeva l’idea di una “progressiva europeizzazione del mondo”.
Riprendendo l’espressione di capitalismo di guerra dello storico Sven Beckert, per definire la natura di quel processo di espropriazione violenta di terre, di forza lavoro e risorse in Europa, Africa e nelle Americhe che costituì le fondamenta della rivoluzione industriale; e l’approccio degli storici e studiosi come Peter Linebaugh, Marcus Rediker e Silvia Federici, sugli effetti di questo processo di espropriazione e privatizzazione dal punto di vista degli schiavi africani, poveri contadini europei, servi a contratto asiatici, marinai e soldati; intendo mettere a fuoco due aspetti strettamente correlati: in primo luogo, come intraprendenti imprenditori e potenti politici europei siano stati in grado di creare un sistema industriale integrato a livello globale, mettendo in rete diversi modelli di sfruttamento del lavoro attraverso l’industria del cotone, in secondo luogo, come questo processo di integrazione forzata di realtà economiche diseguali abbia contribuito alla formazione di una eterogena e multietnica massa di lavoratori, che non rimase passiva ma fu in grado di colpire non solo la rete logistica del nascente capitalismo di guerra ma anche le forme di sfruttamento coloniale e l’introduzione di nuovi rapporti di classe. Come era accaduto per gli operai di Manchester anche le regioni più isolate del centro Europa finirono nel vortice della filiera globale del cotone, collegando così i contadini della Foresta Nera con quelli egiziani, gli schiavi sulle rive del Mississippi e sulle sponde del Riò del la Plata.
Riprendendo le parole di Peter Linebaugh, Marcus Rediker, questi incontri intendono “recuperare la storia perduta della classe multietnica che fu essenziale per la nascita del capitalismo della moderna economia globale”, rimasta nascosta a causa sia della repressione esercitata dal potere degli imperi dell’Atlantico che della “violenza dell’astrazione negli scritti di storia, della durezza di una storiografia da tempo schiava dello stato-nazione, che resta nella maggior parte degli studi un quadro d’analisi largamente indiscusso”.

Docente: Michele De Gregorio

Destinatari: Tutte le età e tutti i livelli

Costo: €10 quota associativa + €60 (corso intero)

Data d’inizio: Metà ottobre

Ore totale: 18 (12 lezioni di 90 minuti ciascuna)

Per info: frontedelporto48@gmail.com